Il sacro e il profano
Una delle visite più interessanti a Napoli va fatta nella zona del vecchio centro storico nel quale pulsa la vera anima della città e nel quale il sacro ed il profano si mescolano come in un caleidoscopio che muta continuamente aspetto forma e sostanza. Qui il tempo si è fermato, le strade non sono più percorse dalle carrozzelle, questo è vero e sono state sostituite dalle auto, ma latmosferea che si respira è quella di O sole mio, e Munastero e Santa Chiara . La gente non indossa più le vecchie zimarre, ora è tutta in jeans e giacconi, ma il linguaggio, lincedere, lespressione, la gioia di vivere che traspare dai volti delle persone è quella napoletana verace.
Un percorso che io consiglio è quello che inizia da piazza Dante, passando per PortAlba ci si immette in via Tribunali fino a piazza S.Gaetano. Svoltando a sinistra si passa per S.Gregorio Armeno e poi sempre a sinistra si giunge al Decumano Maggiore, per via Croce e S.Biagio dei Librai con meta finale la Piazza del Gesù Nuovo.
Praticamente si entra in contatto con la Neapolis greco-romana con tutti i risvolti di costume, di voci, di gesti che hanno una propria anima e che trovano nei monumenti, nelle chiese, nelle statue dei santi, nelle botteghe la vera espressione della napoletanità e per comprenderla bisogna viverla anche se solo per pochi istanti.
Io ci sono ritornato alcuni giorni fa , non ho potuto fare ameno di fare numerosi scatti con la mia digitale. Ho pensato che avrei fatto bene a rendere partecipi gli amici milanesi di RCM delle sensazioni che ho provato e allora eccomi qui pronto ad allegare una diecina di foto, sincere testimoni di come la mescolanza del sacro e del profano trovino in questa zona di Napoli la giusta collocazione.
Vincenzo
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