Lo Zinalrothorn non mi è sembrato così "eccitante" come riportano le guide. L'arrampicata vera e propria, su buona roccia, inizia solo poco prima della vetta. Occorre superare molti sfaciumi e il canale per il Gabel è pericoloso, frana tutto e le cordate davanti, sia in salita che in discesa non possono non smuovere sassi.
Di straordinario c'è il panorama. In particolare non avevo mai visto la Dent Blanche così da vicino: che montagna imponente!
Impressionante la riduzione dei ghiacciai: sulla leggendaria parete nord del Cervino è rimasto ben poco, tra non molto restrà solo una parete rocciosa.
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