Michele Impedovo writes:
La discesa in sci dal Gran Paradiso è una delle più belle delle Alpi, e ancora di più se si trova, come mi è capitato ieri, una spolverata di neve fresca su fondo compatto.
Il rif. Vittorio Emanuele non è più sovraffollato come un tempo, i rifugisti sono cordiali ed efficienti, e i servizi ottimi.
In discesa, dopo essere passati dal rifugio, è consigliabile traversare sotto la base del Ciarforon e della Becca di Monchair (45' di salita) per scendere sul ghiacciaio del Grand Etret. Da lì si può salire all'invitante Tete (1 ora e mezza) oppure scendere su Pont. E' come fare due gite in una.
Michele
Mi fa piacere e sotto un certo aspetto mi inquieta il fatto che il rif. Vittorio Emanuelre oggi sia meno affollato. Significherà forse che la montagna sarà meno frequetata di un tempo? mah forse non sarà un male.
Ricordo che 25 anni fa il sentiero che dalla val Savaranche che porta al rifugio, era largo come un'autostrada dove venivano compromessi piante e fioriche rappresentano il vanto del Parco del Gran Paradiso.
Ricordo che quella notte dormii all'aperto poiché in rifugio non c'erano posti neppure in piedi. E ricordo una gran bella salita.
Ma con gli sci non lo sapevo che si potesse fare. Forse perché lo ricordo in una calda estate dove il nevaio era quasi sciolto tutto se non la parte alta attorno alla vetta.
Il Gran Paradiso è sempre una gran bella montagna.
Non per niente gli hanno dato questo nome.
Ciao a tutti
Pier
:-)
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