Alberto Landini writes:
>ti confesso che domenica, stante le condizioni niveo-meteo, non avrei
>optato per quella gita che, nel tratto finale, ha pendii vicino ai 30°.
30° sono proprio la pendenza che richiede esperienza di valutazione: se è meno ripido le valanghe non si staccano, se è più ripido è probabile che si stacchino subito da sole. Io non conosco quella gita né voglio difendere per partito preso l'operato della guida, ma ripeto che trovo ragionevole pensare che potesse essere una gita fattibile.
Con questo non sto dicendo che IO sarei andato a farla: ho rinunciato a gite per molto meno. Ma se un gruppo di persone ha voglia di rischiare, io difendo il loro diritto di farlo, e tutto sommato di farlo "in sicurezza". Io comunque non ho mai pensato che "andare con la guida" voglia dire "sono sicuro che non mi succederà mai niente": al contrario, vuol dire "se mi succede qualcosa sono sicuro che ci sia qualcuno che sa cosa fare", ma potrebbe essere troppo tardi...
Resta inteso che la gente vada educata ad andare in montagna, ed i tizi che pare abbiano tagliato il pendio non sembra che sapessero cosa rischiavano: è questo il vero problema, non essere con una guida o no. Ed è un problema che non so come si possa risolvere...
Matteo
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