Grazie a Clelia, Claudio e Edoardo ho finalmente fatto il battesimo del volo su ultraleggero.
Poichè solitamente soffro di mal di mare, temevo il peggio. Invece no: sono delle specie di
moto che però volano; in più gli istruttori del campo di Rosate hanno l'aria di sapere il
fatto loro e il tutto (voglio dire, imparare a volare e prendere il brevetto) sembra effettivamente
una cosa fattibile e alla portata di tutti. Devo dire che si gode come tarli. Però, si capisce
subito che per potersela spassare veramente bisogna avere il proprio aeroplanino personale.
Quindi ho pensato che per potermelo permettere devo partire subito da cattivo, cioè prefiggermi
di battere qualche record che mi frutti uno sponsor che almeno in parte mi paghi l'aeroplano.
Istintivamente ho pensato che mi sentirei portato per i record di percorrenza, tipo, che so,
partire da Rosate e arrivare, metti, in toscana sfruttando ogni grammo di carico utile per il carburante.
Questo perchè fin da bambino all'idroporto di Orbetello mi gasavo ai racconti delle traversate
atlantiche di Balbo.
(dite che sto correndo troppo?)
:-)
M. |
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