Care amiche, cari amici,
il progetto della costituzione di un programma triennale per l'inclusione sociale e per la risoluzione delle questioni legate all'immigrazione, nonchè il progetto di costituzione di una consulta per l'immigrazione si inserisce perfettamente, a livello istituzionale politico, nelle scelte di una politica che possa promuovere una società di eguali e di pari dignità tra le cittadine e i cittadini, di pari diritti e opportunità, presupposti essenziali per una cultura della pace e del progresso civile e culturale.
Pongo, quindi, in totale conseguenzialità a quanto sopra espresso e a quanto precedentemente esposto programmaticamente, la formazione di un percorso istituzionale che porti la Regione Lombardia a essere promotrice di una cultura della pace, del dialogo e dell'inclusione sociale, della democrazia partecipativa e reale, sostanziale.
In questo ambito si innesta il progetto della programmazione, definito nella piattaforma esempio e tipo della Regione Toscana, adottata per il triennio 2001-2004, di forme e canali che promuovano la cultura della pace e della solidarietà con i popoli , a livello internazionale e globale, e con le lavoratrici e i lavortaori del mondo delle zone di forte conflittualità politica, economica e sociale.
Il programma può esplicarsi in diversi punti e in particolare:
La costituzione di un sistema regionale per la promozione di una cultura di pace attraverso il potenziamento del centro di documentazione regionale;
Il rafforzamento della presenza della nostra regione nei coordinamenti nazionali e internazionali impegnati nella promozione della pace;
Un rapporto sempre più stretto con il piano della cooperazione soprattutto per alcune aree di primario interesse (Balcani, Maghreb);
Il sostegno di progetti regionali di grande significato come lo studentato internazionale di Rondine Cittadella della Pace e la rete delle città rifugio per gli intellettuali perseguitati;
La valorizzazione sempre più ampia della giornata regionale della pace del 10 dicembre, con un coinvolgimento concreto e permanente delle scuole;
L'attuazione delle convenzioni stipulate con Amnesty International e con l'Unicef.
Il piano si struttura e si attua solamente se si verifica un reale ed effettivo coinvolgimento delle scuole, degli Enti locali, Comuni, Province, coordinamenti interregionali, delle istituzioni di ogni ordine e grado, di associazioni, organizzazioni non governative, internazionali, di volontariato, il terzo settore per dare forza al progredire della delineazione dei contenuti del progetto e del programma.
E' un'iniziativa di largo contenuto e di grande novità: è un canale che rende la solidarietà internazionale solidarietà politica, avente un obiettivo politico, che è quello di crescita sociale e di diffusione della cultura del rispetto delle differenze, del dialogo intersociale e della tutela dei diritti civili, sociali e di autodeterminazione politica ed economica dei popoli, della loro libertà. La cultura della pace è una cultura che parte dal basso e coinvolge la cittadinanza in un percorso comune e collettivo, costituito dal confronto attivo e dal coinvolgimento basilare delle persone in un programma di disegno collegiale che unisce e che aggrega, che determina l'emanciparsi di una cultura laica della relazione interpersonale e della garanzia della dignità dell'essere umano, visto come eprsona centrale nella sua identità e nella sua soggettività giuridica e sociale. La pace cresce se siamo noi a farla crescere iniziando dalla
nostra quodinità, dal nostro quartiere, dal nostro territorio regionale, municipale, provinciale per, poi, estenderci in una comprensione globale e complessiva delle questioni attuali della contingenza storica ed economica internazionale.
Vorrei, quindi, proporre, come corollario alla discussione precedente, la seguente proposta che trovo essere un modo nuovo e innovativo di intendere e affrontare la battaglia contro i soprusi, da quelli militari a quelli economici, da quelli culturali a quelli religiosi: soprusi in cui la parte debole soccombe agli interessi individualistici e faziosi del più forte, del prevaricatore. Il testo esempio per una costituzione regionale di un percorso analogo per la diffusione in senso internazionale della cultura della pace, del dialogo e del trionfo della politica sull'economia è reperibile al seguente indirizzo internet: http://www.regione.toscana.it/pace/piano01-03.html
Attendo vostri contributi, commenti e documenti inclusivi di una discussione aperta e partecipata alla presente questione e proposta, che sottoscrivo pienamente per una Lombardia del cambiamento, diversa e alternativa.
Un fraterno saluto
Alessandro Rizzo
Candidato nelle liste regionali del Partito dei Comunisti Italiani - Lombardia
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