Alessandro Rizzo scrive:
cittadini, pedoni, ciclisti
RIPRENDIAMOCI LA CITTÀ !!!
SABATO 12 MARZO 2005
ore 15.30 in piazza Duomo,angolo Mercanti
Vi chiediamo di partecipare tutti insieme ad una grande mobilitazione per costringere le amministrazioni locali ad attuare urgentemente il PROTOCOLLO DI KYOTO sullambiente, per abbattere linquinamento che ci soffoca, ci fa ammalare, ci uccide. Bisogna subito potenziare i trasporti pubblici di superficie con propellenti non inquinanti, ridurre drasticamente le tariffe per la sosta nei parcheggi di interscambio, incentivare luso della bicicletta. Tutti provvedimenti previsti dalle normative nazionali e regionali, e mai attuati.
Milanesi: avanti così!
Siamo in testa a tutti in Europa! Grazie allo smog che causiamo con il nostro traffico e il riscaldamento degli edifici, possiamo vantare 1.280 morti allanno e la perdita da uno a tre anni di vita! Nella nostra area metropolitana il rapporto tra mezzi privati e pubblici è nettamente sbilanciato (72% contro il 28% di mezzi pubblici), e anche così contribuiamo ai 30 mila morti in tutta ITALIA!
Tutti i paesi civili hanno eliminato il traffico dallintero centro urbano, ma il nostro Sindaco e Commissario Governativo per lemergenza traffico ha deciso, ignorando con disprezzo le continue proteste dei cittadini, di dire NO alla chiusura del centro storico fino alla Cerchia dei Bastioni
e allora
chiudiamolo noi il centro di Milano!
Franca Rame e Dario Fo (Comitato Salute Pubblica) www.forum.francarame.it
per informazioni: 347.9702189 / 339.2248095 legirandole@tiscali.it
prime adesioni: ArciMilano, Arciragazzi, Arci Pessina La Ginestra, Associazione Dimensioni Diverse, Associazione Liberi, Associazione Utenti del Trasporto Pubblico, Baggio Socialforum, Camminacittà, CamminaMilano, Chiedo Asilo, Comitato Aria Protetta, Comitato Mamme Antismog, Comitato Mamme Aria Fritta, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, Fiab Ciclobby, Il Parlamentino, Le Girandole, Miracolo a Milano, Odissea, Opposizione Civile, Osservatorio Trasporti Metropolitani, ReteScuole, WWF Lombardia
Mario Agostinelli, Maurizio Baruffi, Giuseppe Boatti, Adriano Ciccioni, Giovanni Colombo, Paolo Crosignani, Carlo Monguzzi, Basilio Rizzo, Davide Tinelli
Care e cari tutti,
credo che questo punto sia fondamentale per la crescita politica e sociale di una comunità e di una collettività verso il raggiungimento di una finalità: l'obiettivo di uno sviluppo eco-sostenibile con una nuova strategia rivoluzionaria nel campo della mobilità e dei trasporti e nell'utilizzazione di fonti di energia rinnovabili e naturali, quali la fonte eolica, solare, idirica.
L'incentivo al trasporto su rotaie e l'investimento su un potenziamento dei mezzi di trasporto pubblici, sostenibili a livello ambientale ed ecologico sono strategie che vengono utilizzate da anni nei Paesi europei, soprattutto dell'area scandinava. In Svezia i mezzi di trasporto pubblico sono altamente qualificati e funzionanti e funzionano con sistemi eco compatibili, quali l'elettricità, a basso contenuto inquinante.
Le micro polveri sono un danno enorme per la salute del cittadino che si trova ogni giorno a combattere con un nemico di elevata portata, presente in modo diffuso sul territorio regionale, dove si addensa il maggiore numero di abitanti per metro quadrato, di centri abitati per chilometro quadrato: non è possibile proseguire su questa linea. Credo che si debba fare qualcosa e proporre un sistema rivoluzionario in tema di trasporti e mobilità: una mobilità che si basa su un efficente sistema di trasporti pubblico deve essere propedeutico all'inclusione sociale massima e ampia, soprattutto delle classi deboli e lavoratrici, nell'accesso all'utilizzazione dei mezzi, che possano garantire una mobilità orizzontale su tutto il territorio. Basare il trasporto solamente e prevalentemente su mezzi privati non solo inquina l'aria, danneggia l'ozono, come prescrive il Protocollo di Kyoto, definisce un ostacolo forte alla mobilità veloce e sostenibile in quantità
di tempo, danneggia la qualità stessa della vita, aumentando nel soggetto il senso dell'alienazione e dell'impotenza a autodeterminare il proprio tempo giornaliero; ma limita la possibilità di muoversi ampiamente e liberamente sul territorio ai soggetti che non hanno possibilità economiche di usufruire di un automezzo privato di trasporto. E questa è anche questione sociale: ed è per questo che la rivoluzione in campo dei trasporti è una questione diritti e di pari opportunità; non solo di benessere ambientale e salutare.
Un fraterno saluto
Alessandro Rizzo
Candidato PDCI alle elezioni Regionali 2005 |
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