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Home Page  •  Rete Civica di Milano  •  Rete Cittadini Milano - home  •  Alessandro Rizzo LD  •  Message
 
  Tuesday 8 March 2005 14:07:10  
From:
Alessandro Rizzo   Alessandro Rizzo
 
Subject:

NO AGLI OGM IN COLTIVAZIONI AGRICOLE!

 
To:
Alessandro Rizzo LD   Alessandro Rizzo LD
 
Care e cari tutti,
  prendo spunto per una riflessione programmatica su un punto che ritengo essenziale e su cui la Regione Lombardia, guidata dala giunta uscente di Roberto Formigoni, non ha determinato nessun tipo di intervento, nonostante la normativa, sia a livello comunitario, sia a livello nazionale, decreti la inutilizzabilità degli OGM nelle sementi da introdurre nei campi agricoli del territorio: l'introduzione in agricoltura degli OGM.
La pratica, ormai diffusa in diverse realtà del territorio nazionale, è stata definita non solo dalle organizzazioni ambientaliste e sociali come dannosa per la salute, dannosa per l'ambiente, perchè altamente inquinante, ma anche dannosa per le casse agricole pubbliche e private, nonchè per i consumatori, in quanto gli OGM sono protetti dal diritto di brevetto delle grandi case multinazionali, Monsanto in primis, altamente gravoso dal punto di vista economico nell'ambito del profitto per diritto di proprietà immateriale su un bene intellettuale. Nonostante sia chiara e oggettiva la totale insostenbilità dell'utilizzo delle sementi geneticamente modificate, la Regione rimane inerte ed è colpevole ultueriormente di un non intervento a opporsi con forza e ragione a un costume ormai dilagante che sottopone forti lesioni degli interessi collettivi e generali della comunità, mentre arricchisce solamente le grandi ditte delle lobby agricole della produzione delle sementi, grazie, appunto, al diritto sul brevetto. Pertanto vorrei proporre alla vostra attenzione il seguente prospetto programmatico, così come rilevato dagli Stati Generali delle associazioni, movimenti ambientalisti e dalle organizzazioni internazionali e nazionali del lavoro, della cultura, della cooperazione internazionale, su cui evidenziare dei tasselli importanti per chiedere una proposta programmatica per le prossime elezioni regionali che sappia produrre un intervento essenziale e forte, determinato e concreto a inibire e a condannare fortemente l'utilizzo degli OGM in campo agricolo e delle coltivazioni.
I punti di proposta rilevati sono i seguenti e vorrei che ci fosse un forte impegno da parte nostra, in qualità di candidati alle prossime elezioni regionali, a portarli a termine e in fase attuativa e che possa impegnare l'Ente Regiona Lombardia a farsi portavoce di queste istanze essenziali per la nostra vita e per uno sviluppo eco-sostenibile ed equo-sostenibile:
1) la convocazione di una consultazione pubblica che chiami la comunità dei cittadini, quella scientifica ed economica ad esprimersi circa l'introduzione in agricoltura di prodotti OGM.
2) l’approvazione di una normativa sulla coesistenza fra agricoltura transgenica, convenzionale e biologica fondata sui principi di tolleranza zero dell'inquinamento da OGM nelle sementi convenzionali e biologiche nonchè di specifiche regole per l’attribuzione della responsabilità civile a carico di chi, coltivando OGM, arrechi danni da inquinamento transgenico alle coltivazioni limitrofe.
3) l'effettiva realizzazione di un sistema di controlli su sementi, mangimi e alimenti affinché la libertà di scelta si affermi come un diritto inviolabile per il cittadino-consumatore che si confronta con la veridicità delle etichette; per l'agricoltore che deve avere la certezza di una semina sicura; per l'industria che deve poter far valere il vantaggio comparativo delle filiere OGM-free
4) la costituzione di un fondo presso i competenti Ministeri delle Politiche Agricole e Forestali e dell'Ambiente e della Tutela del Territorio da destinare alla realizzazione di progetti indipendenti di ricerca scientifica e di valutazione, prevenzione ed informazione sugli impatti indesiderati dell'agricoltura e dell'alimentazione geneticamente manipolata.
5) l'adozione di provvedimenti che dichiarino OGM-free i territori comunali, provinciali e regionali.



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