Roberto Dicorato scrive:
Perchè avete fatto una politica così poco aggressiva, sempre di rimessa, sui trasporti? Ho letto l'intervistina a Sarfatti sul Corriere di ieri. Mentre il governatore, dalla colonna accanto e incalzato da un cronista apparentemente steso a pelle d'orso, tromboneggia di nuove autostrade come fossimo ancora fermi a cinquant'anni fa, facendo balenare l'allucinazione di miliardi in lavori pubblici e fontane che zampillano benzina, Sarfatti ha balbettato qualcosa a proposito di "infrastrutture compatibili" riguardo alla Pedemontana. Io che non sono politico dico che doveva spararle più grosse dei cataplasmi papalini, faraoneggiare di nuovi treni alimentati a energia solare che passano ogni minuto e mezzo sotto casa e portano milioni di pendolari e tonnellate di merci al costo di un decimo di una nuova strada, con l'opzione videogioco inclusa nello schienale del passeggero davanti e il posto prenotato a vita, arredi personalizzati, connessioni Internet a banda
larga, hostess in divisa, aria condizionata in estate, riscaldamento in inverno, cessi con idromassaggio e vagoni con piscina, posti di lavoro a iosa. E infilare le magiche paroline, "ricerca" e "crescita", ogni due righe: si portano bene e sono come il prezzemolo, vanno su tutto. Si sa che non è vero, ma si ottengono due risultati: la gente inizia a sognare e si vincono le elezioni, poi si vedrà. Quand'è che uscite dall'ostrica? Vi legate le mani solo perchè avete tirato dentro quelle zavorre che hanno messo l'aut-aut a Verdi e PRC su quello stradone anacronistico che è la BreBeMi? E' ovvio che abbiamo niente da perdere contro i preti, ma è un vantaggio, non motivo di rinuncia: perché quando hai niente da perdere il coltello dalla parte del manico ce l'hai tu. Meglio vivere di rimorsi che di rimpianti.
Carissimo Roberto,
come non concordare con quanto tu dici e sostieni e credo che sia opportuno riflettere e analizzare seriamente sulla strada verso una vera rivoluzione nel sistema dei trasporti. Il diritto alla libertà di movimento per il cittadino è sancito dalla nostra Costituzione e deve essere difeso e reso attuativo in tutte le sue forme. Penso, quindi, che sia opportuno sottolineare la necessità di ribadire ciò che tu dici e proponi, e che mi sono permesso di postare anche sul forum della mia candidatura alle elezioni regionali, in quanto ci deve essere coraggio radicale e riformatore su temi che ineriscono gli interessi egenrali e collettivi della generazione attuale, di quella futura e di tutta la società. Trasporti sostenibili dal punto di vista dell'ecocompatibilità e trasporti efficenti e che garantiscono al pendolare tutte le giuste comodità, insomma diciamo sostenibile dal punto di vista umano dell'utenza, devono essere obiettivi da
realizzare in modo forte e determinato da parte di una coalizione che si definisce in alternativa e non in alternanza all'attuale coalizione di destra, governatrice per 10 anni della nostra Regione Lombardia.
Proprio per questo credo che sia doveroso dire alcuni NO e alcuni SI.
NO alla BREBEMI
NO alla Pedemontana
SI a trasporti pubblici elettrici
SI all'incentivo (e qui il tema della ricerca e dello sviluppo detto in modo ponderato e razionale, non a sproposito come si utilizza il sale e il prezzemolo in ogni pietanza) di automezzi privati a idrogeno - esistono già alcuni distributori che rimangono intulizzati e che sono solamente pure cattedrali nel deserto in Regione
SI all'investimento su trasporti su rotaie e ferroviari
SI al miglioramento del servizio per l'utenza dei pendolari che si trovano ogni giorno a imbattersi nella lunga odissea di trasferimento verso Milano e di ritorno, per converso, nelle ore serali, verso le proprie abitazioni fuori dalla città, perdendo tempo e ore che potrebbero esser einvestite in momenti di riposo, di attività culturali e dilettevoli, di socializzazione e di libertà dal rapporto parasubordinato ormai imperante nella contrattualistica del neoschiavismo post moderno
SI all'incentivazione di costruzione di piste ciclabili per l'utilizzo del mezzo a due ruote nelle grandi città e nelle province.
Solo così si cambia, abbandonando le mezze promesse e le mezze parole che possono compiacere quel vasto ipotetico elettorato "moderato", che non ama trasformazioni epocali, ma vuole garantita la continuità e conservazione dei propri usi, in quanto da questi medesimi ricava temporanei benesseri, e che vota precostitutivamente il centrodestra e la corporazione di interessi privati e affaristici di stampo aziendale.
L'alternativa è proporre un modello diverso di società e di progresso sociale in compatibilità con i diritti inalienabili e civili: niente di altro. Chi non vuole l'alternativa vuole un'alternanza che non potrà mai essere raggiunta, in quanto è basata su programmi che non hanno identità propositiva e positiva, ma si inseriscono in mere negazioni di parte che il centrodestra ha fatto e condotto e che ha promosso ledendo gli interessi di chi, come noi, ama la natura, l'aria pulita, avere un ambiente con minore entità di "inquinamento acustico", e vivere bene senza la quotidiana alienazione del trasporto verso e dentro la grande mela meneghina, ma, di converso, favorendo gli interessi di chi antepone il proprio lucro a ogni aspetto di azione irresponsabile a favore delle generazioni presenti e futuro.
Un fraterno saluto e grazie per la tua risposta che è stata fortemente incisiva e ineluttabile nel proprio contenuto
Alessandro Rizzo
Candidato PDCI - Elezioni Regionali Lomabrdia |
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