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  Thursday 22 November 2007 23:04:39  
From:
Andrea Fedeli   Andrea Fedeli
GC.UnitiConDarioFo@comune.milano.it   GC.UnitiConDarioFo@comune.milano.it
 
Subject:

Fwd: intervento di Basilio seduta Cons. Comunale del 19.11.2007

 
To:
Alessandro Rizzo LD   Alessandro Rizzo LD
Alessandro Rizzo LD   Alessandro Rizzo LD
Alessandro Rizzo LD   Alessandro Rizzo LD
 
Attachments:
19 novembre 2007 art 21 con.doc  19 novembre 2007 art 21 con.doc 29K
 

----- Messaggio Originale -----

               giovedì 22 novembre 2007 12.09.31
Messaggio
Da:            GC.UnitiConDarioFo@comune.milano.it
Oggetto:        intervento di Basilio seduta Cons. Comunale del 19.11.2007
Allegati:              19 novembre 2007 art 21 con.doc               29K


Trasmettiamo di seguito e in allegato il testo dell'intervento di Basilio
Rizzo tenuto durante la seduta del Consiglio Comunale di lunedì 19 nello
spazio dedicato agli interventi "liberi".
Basilio ha trattato dell'incendio in una baraccopoli romana dove ha perso
la vita un bimbo durante un incendio e delle nomine relative al nuovo
consiglio di amministrazione della SEA.

                                  omissis



Il consigliere Rizzo così interviene:



      “Signor  Presidente,  io  prima  di  intervenire  sulle questioni che


riguardano la nostra città, non posso tacere la commozione, ed anche un po’


una  riflessione che mi ha colto quando leggendo sul Televideo ho letto che


un  bambino  è morto, a Roma, in un incendio di una baraccopoli. Siccome le


morti  sono  tutte  uguali,  ma sembrerebbe che non lo sia, si è aperta una


grande polemica sulla morte di un tifoso, giustamente, le morti dei bambini


in  questi centri si stanno moltiplicando, ed io credo che qualche problema


ce  lo dobbiamo porre, tutti noi, e la nostra coscienza soprattutto, perché


non  vorrei  che  ci  siano  morti  che  contano e morti che non contano. E


dobbiamo soprattutto metterci nella logica di prevenire, perché quando sono


bambini  poi  il  sentimento, almeno per quanto mi riguarda, è sempre molto


forte.  Lo  volevo dire perché vedo che queste notizie non hanno il rilievo


che forse dovrebbero avere.



      Vengo  alle  questioni  nostre.  Non si era ancora spenta l’eco delle


nostre  votazioni  in  Consiglio sulle delibere sulle nomine, che già siamo


passati  dalle  parole ai fatti. Anche qui, io sapevo che c’era un uso: che


l’Ufficio  Nomine  ci  trasmetteva,  di  volta  in  volta, le decisioni del


Sindaco.  Io  oggi  ho  appreso,  in  sede  di  assemblea e dalla viva voce


dell’assessore    Croci,   chi   erano   i   cinque   proposti   da   parte


dell’Amministrazione  Comunale  alla  scelta.  Quindi  non l’ho saputo come


Consigliere   Comunale,  l’ho  saputo  come  socio  della  SEA,  e  qualche


riflessione  intendo  farla,  su  questo problema. Perché? Perché credo che


l’Amministrazione  ed  il  Sindaco  hanno la libertà di decidere, perché la


legge  glielo  consente,  ma qualche criterio dovrebbero pur proporlo, alla


nostra attenzione.



      Con buona pace del consigliere Pagliarini, in sede di SEA il criterio


che  noi  abbiamo  detto  che  dovrebbe  muoverci tutti, che è quello della


competenza,   dell’efficienza  e  così  via,  non  l’ho  visto  affermarsi,


dispiegarsi  in tutta la sua forza di convinzione. Perché? Perché c’erano 9


Consiglieri  d’Amministrazione,  si  è dovuti scendere a 5, io mi aspettavo


che  chi proponeva i nomi di questi 5 desse una motivazione; poteva essere:


‘abbiamo sostituito quelli che c’erano da lunga più data’, oppure: ‘abbiamo


sostituito quelli che non hanno una competenza specifica’. Lì si è arrivati


con un elenco di 5 nomi, dove l’elemento prevalente, ancorché non affermato


esplicitamente,  era  quello delle nomine di squisita competenza partitica.


Addirittura io mi sono dovuto trovare a dire che anche i ‘sottoinsiemi’ dei


partiti si sono manifestati in questa vicenda.



      Cito un caso, non perché… io non lo conosco nemmeno per cui non ho né


ostilità   né   amicizia  e  così  via:  ma  è  giusto  che  nel  Consiglio


d’Amministrazione  della  SEA  ci  sia  un  Assessore  Regionale? Quando la


Regione  non  ha  neanche  un’azione  della  SEA  stessa  e  soprattutto si


configura  un  evidente  (forse  non  di  tipo  giuridico,  e non lo so, ma


certamente  di  tipo  politico) conflitto d’interessi, perché la Regione in


quanto  tale deve fare delle scelte che coinvolgono anche la gestione degli


aeroporti,  in  termini  di infrastrutture, in termini di permessi. Allora…


perché  ci  deve  essere  questa  sovrapposizione?  Il  problema è che l’ha


proposto il Comune di Milano, questo candidato, questo Assessore Regionale.


Immaginatevi   cosa  sarebbe  successo  -  lo  dico  per  i  miei  colleghi


Consiglieri  di  Maggioranza  -  se  fosse  stato  proposto  un Consigliere


Comunale.  Si  sarebbe  detto  che  non  si può, tutte le nostre regole, le


nostre discussioni; l’Assessore Regionale può e questo non lo capisco.



      Così   come,   signor  Presidente,  le  direi  di  suggerire  qual  è


l’interpretazione  autentica  che  noi  diamo  sulle diverse questioni. Noi


abbiamo  votato  che  chi  è  nel Consiglio d’Amministrazione della società


madre  non può essere nel Consiglio d’Amministrazione delle società figlie,


così  abbiamo  votato di recente. Se, però, fatta la legge si è già trovato


l’inganno  -  e chiudo su questo - cioè che si dice che questo strettamente


vale  solo  per  le  aziende…  ma  se  uno  viene  nominato  nel  Consiglio


d’Amministrazione   di   un’azienda,   supponiamo   di  A2A,  e  poi  viene


contemporaneamente  nominato  come  Consigliere  d’Amministrazione  in  una


società  controllata  dalla  SEA,  viene  violato  il principio che abbiamo


votato  o  no?  O la furbizia dilaga e dice che questo criterio non è stato


violato, e magari questo può accumulare due stipendi, mentre invece abbiamo


detto  che  ne se può accumulare uno solo. Ho fatto un esempio tra i tanti,


per  capire  come  si  deve  operare.  Mi  aspetterei  che  noi fossimo più


stringenti.



      Ce  n’è  un’altra di questione, Presidente, mi permetta, l’ultima che


dico.  C’è  un  limite - mi rivolgo alla Presidenza in senso lato, compresa


anche la Segreteria, non so come devono essere le questioni - la legge dice


che   il  Presidente…  i  membri  del  Consiglio  d’Amministrazione  ed  il


Presidente  non  può  avere  uno  stipendio superiore all’80% di quello del


Sindaco,   mi   pare   che   sia  così.  Se  il  Presidente  diventa  anche


amministratore  delegato,  ma  è  la  stessa  persona  fisica,  non c’è uno


sdoppiamento  di  responsabilità,  è Presidente ed amministratore delegato,


questa regola vale ancora o non vale più? Perché capite che questo… abbiamo


già  trovato  la  risoluzione di tutti i problemi. Dalle mie parti si dice:


“della pasta non voglio niente e pagatemi il sale ed il pepe”, cioè, voglio


dire, se uno non prende lo stipendio come Consigliere d’Amministrazione, ma


lo prende come amministratore delegato, ed assomma ad una cifra che è tre o


quattro  volte  quella  che  prende  il  Sindaco, non mi pare che sia nello


spirito  della  legge.  Io  vorrei  sapere  se  anche  su questo intendiamo


vigilare. Grazie”.



                                  omissis






(See attached file: 19 novembre 2007 art 21 cons Rizzo.doc)


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