----- Messaggio Originale -----
giovedì 24 gennaio 2008 7.43.56
Messaggio
Da: "Associazione La Conta" <laconta@interfree.it>
Oggetto: Il Teatro Officina non può dimenticare. Invito a "LA MEMORIA OPERAIA" Brani da "C
A: "associazione la conta" <laconta@interfree.it>
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Riceviamo e molto volentieri inoltriamo il messaggio che segue.
Non perdetevi questa meravigliosa occasione di conoscere un'opera splendida, "Cuore di fabbrica", di apprezzare le poesie di Ferruccio Brugnaro, poeta operaio di Porto Marghera e di ascoltare le testimonianze degli operai della Thyssenkrupp.
Ciao,
Associazione la Conta
----- Original Message -----
From: Teatro Officina "info@teatroofficina.it
To: associazione la conta
Sent: Sunday, January 20, 2008 8:28 PM
Subject: Il Teatro Officina non può dimenticare. Invito a partecipare a "LA MEMORIA OPERAIA" Brani da "Cuore di fabbrica", poesie di Ferruccio Brugnaro poeta operaio e testimonianze di operai della ThyssenKrupp - alle ore 21,00 del 26/1/08 al Teatro Officina- Via S. Elembardo 2 - Milano - Ingresso libero e gratuito.
LA MEMORIA OPERAIA
Brani da Cuore di fabbrica
poesie di Ferruccio Brugnaro poeta operaio
testimonianze di operai della ThyssenKrupp
SABATO 26 GENNAIO 2008 h. 21:00
al Teatro Officina - Via S. Elembardo, 2 - Milano
Ingresso libero e gratuito
Già Primo Levi in Canto dei morti invano indicava un elenco di vite invisibili, da Treblinka agli scomparsi di Buenos Aires, fino ai morti della strage di Bologna. Se Primo Levi fosse ancora tra noi, lui così radicato nella cultura industriale torinese, forse ci indicherebbe ciò che sta sotto gli occhi di tutti noi: il vero oblio, quello che annulla tutto, è quello che è calato nel breve volgere degli ultimi venti anni su una umanità intera, nove milioni di persone oggi in Italia, un mondo dotato di un suo sapere, di una sua cultura.
Del tutto estranei alla cultura dello spettacolo, non vi è posto per loro: non compaiono nei film e neppure negli spot. Non ci sono.
E forse qualcosa di ancor più grave è accaduto: la perdita dellorgoglio e della dignità operaia. Spesso chi è operaio non dice di esserlo perché se ne vergogna.
In questo sprofondare delle coscienze gli invisibili tornano al centro del giorno della memoria. Luomo più dimenticato è loperaio.
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