La Lista Fo a fianco della scuola pubblica
La Lista Fo è a fianco degli studenti, dei ricercatori, degli insegnanti e
dei genitori nella difesa della scuola pubblica.
Per la democrazia
Assistiamo alla nascita e alla crescita di una mobilitazione di massa
nelle università e nelle scuole italiane. Studenti, insegnanti, docenti,
ricercatori, genitori, ma anche la cittadinanza compartecipe si stanno
mobilitando per esprimere la propria forte preoccupazione, la propria
opposizione e le proprie proposte in merito alla controriforma in atto,
disegnata dal decreto Gelmini.
Parliamo di controriforma perché di questo si tratta. Il disegno di legge
voluto dal Ministro della Pubblica Istruzione prevede seri e copiosi tagli
alla formazione pubblica di ogni ordine e grado, penalizzando la ricerca
scientifica e la possibilità di proseguire nelle attività didattiche
dellAnno Accademico in corso e futuro. Oltre alle riduzioni tutti noi
siamo consapevoli di disegni di impostazione demagogica e che riportano la
scuola pubblica indietro di 50 anni, prima della riforma che ha introdotto
la scuola media obbligatoria e unica.
Infine il metodo è assolutamente contestabile: prevedere un disegno di
legge di riforma del sistema scolastico che passi sotto forma di decreto è
un atto autoritario che non prevede, invece, quel necessario percorso di
condivisione necessario a proporre la costruzione di una scuola che sia
realmente quello che Calamandrei definiva seminarium rei pubblicae,
luogo di crescita collettiva di spiriti adatti per il rinnovo continuo
della classe dirigente, per il progresso della civiltà e della società.
La centralità della scuola si legge nella sua funzione di formare la
classe dirigente futura con unestrazione proveniente da ogni classe
sociale.
Le gravi frasi espresse dal Presidente del Consiglio - poi smentite - di
inviare la polizia nelle università e nelle scuole dove la mobilitazione
si attiva testimoniano la volontà della destra di considerare una
manifestazione pacifica una questione di ordine pubblico.
Occorre impedire che la polizia venga utilizzata da una parte politica per
interessi strumentali e occorre evitare che avvenga quel taglio
improponibile e indegno di 8 miliardi di euro alla scuola pubblica,
previsto dallarticolo 64 della legge n. 133.
La crisi economica e finanziaria non deve scaricarsi in modo indeterminato
sulla scuola pubblica in generale.
La scuola di Stato, la scuola democratica, è una scuola che ha un
carattere unitario, è la scuola di tutti, crea cittadini, non crea né
cattolici, né protestanti, né marxisti.
Perché siamo convinti che resistere nella difesa del carattere pubblico
della scuola, della formazione professionale, dellUniversità e della
Ricerca Scientifica sia la strada unica e maestra per difendere la
democrazia e permettere ad ogni uomo degno di avere la sua parte di sole
e di dignità, come diceva Piero Calamandrei nel suo discorso pronunciato
al III Congresso dellAssociazione a difesa della scuola nazionale, a Roma
l11 febbraio 1950.
Lista Uniti per Milano con Dario Fo
Ottobre 2008
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