Fede il video che hai mandato è veramente significativo e mostra come la città di Milano è diventata usa e getta.
La cosa che mi ha fatto sorridere in questo video è un titolo del New Time dove c'è scritto: Milano 2011 da visitare.
C'è veramente da vergognarsi.
Pierluigi Fiorentini
Fede800@virgilio.it,RCM Service GW writes:
05/04/2011 12:04:14
Ho trovato questo filmato .
http://www.youtube.com/watch?v=zS8OxKEVz-g
Pare che ai cittadini non gliene frega niente di vivere nello schifo.
Questione di civiltà.Hanno il governo che meritano.
Oliverio Gentile writes:
>http://milano.corriere.it/milano/notizie/caso_del_giorno/11_gennaio_21/20110121MIL09_21-181299134811.shtml
>
>dalla parte del cittadino
>
>Writer e muri imbrattati, pagare non risolve il problema
>
>Gentile signora Fedrigotti, leggo e commento in famiglia le reiterate
>proteste di molti cittadini di fronte allo scempio dei vandalismi provocati
>dai maniaci dello street-art, alias i sedicenti «artisti»
>più noti come writer. Avevo anche letto, in proposito, notizie sui
>costi a carico dell'amministrazione per riparare almeno parzialmente tali
>danni: centinaia di migliaia di euro l'anno, spesso oltre il milione.
>A questo si aggiungano le spese conseguenti a danni provocati ad aziende
>di pubblici servizi, come l'Atm, che conta milioni di euro spesi per
>ripulire le vetture e sostituire i vetri dei mezzi sia di superficie che
>del metrò, irrimediabilmente e oscenamente sfregiati da incoscienti.
>Oppure le scuole, altrettanto oltraggiate da imbrattamenti, vandalismi e
>inciviltà assortite da quanti se ne servono per sfogare le proprie
>frustrazioni e manifestare impropriamente la loro presenza. Mi chiedo,
>allora, se consideriamo la costante dell'esborso annuale per dette cause,
>non sarebbe il caso di provare a ridurlo almeno della metà? Su come
>arrivarci si può discuterne a lungo, ma un'idea potrebbe essere
>toccare all'inverso le tasche degli studenti, dei writer e dei
>«taggari» che imperversano impuniti, dando loro la
>possibilità di appropriarsi di una parte delle ingenti somme che le
>amministrazioni comunali sono costrette a spendere per riparare i danni;
>ovvero, se anziché praticare atti vandalici ne impedissero il
>verificarsi, potrebbero essere ricompensati distribuendo loro una parte
>(es. il 50%) di quanto risulta da anni l'ammontare delle spese a causa
>delle loro incursioni. L'esito, nel tempo, potrebbe essere favorevole:
>riduzione delle spese parallela alla riduzione dell'immagine di una
>città violentata dall'ignoranza e dall'autocelebrazione di chi si
>proclama artista senza averne la minima sensibilità. Potrebbe essere
>una soluzione da approfondire ma percorribile, a suo parere? A me sembra
>che varrebbe la pena di meditarci sopra.
>
>L.Oggiano
>
>Se ho capito bene i graffitari verrebbero pagati per non graffitare?
>L'idea è suggestiva, però temo che nella realtà risulti
>abbastanza impraticabile. In che modo, infatti, organizzare l'accordo? E
>come individuare i possibili writer, non soltanto quelli milanesi ma anche
>quelli di fuori città, da convocare per il grande patto? E in quale
>maniera gli economi del Comune potrebbero giustificare i pagamenti a dei
>soggetti che non hanno prestato alcuna opera? Ho come l'impressione che le
>leggi della burocrazia si metterebbero decisamente di traverso al suo
>progetto.
>
>Isabella Bossi Fedrigotti
>21 gennaio 2011
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