La Corte militare dappello di Verona ha confermato nella tarda serata di giovedì 18 ottobre la sentenza di primo grado, condannando Michael "Misha" Seifert, ex SS del campo di Bolzano, al carcere a vita (più precisamente all'ergastolo per ognuno dei nove capi d'imputazione di cui è stato riconosciuto colpevole).
La Corte (presidente Vito Nicolò Diana, giudice relatore Franco Antonelli) è rimasta in camera di consiglio poco più di un'ora, il tempo necessario per analizzare e respingere al mittente tutte le istanze presentate dai due nuovi legali di difesa, gli avvocati Roberto Bussinello di Verona e Lorenzo Borrè di Roma e accettare in blocco la tesi accusatoria del procuratore generale Giuseppe Rosin.
Il processo d'appello è stato caratterizzato dalle iniziative dei due difensori che hanno sollevato dubbi ed eccezioni soprattutto in materia procedurale, con l'obbiettivo dichiarato di far saltare il procedimento. In primo luogo essi hanno contestato la competenza della magistratura militare (secondo i due legali il caso Seifert avrebbe dovuto finire davanti alla corte d'assise ordinaria di Bolzano); in seconda battuta hanno chiesto la concessione delle attenuanti generiche (negate in primo grado) che avrebbero portato - in assenza di addebiti penali da ergastolo - al non luogo a procedere per prescrizione dei reati. La risposta della Corte è stata un secco "no" su tutto il fronte.
Alla lettura della sentenza gli avvocati difensori non hanno potuto far altro che preannunciare battaglia in Cassazione. L'iter giudiziario, dunque, non può considerarsi concluso.
Gli avvocati difensori hanno anche contestato che Seifert potesse essere considerato un militare delle SS, ricordando che alla fine del 1944 l'ucraino venne condannato all'ergastolo dai nazisti per lo stupro di una donna di Bolzano, aggredita nella sua abitazione. Seifert finì nel Lager di via Resia da detenuto e fu in seguito "recuperato" come guardiano del campo per necessità dei nazisti. Secondo i difensori egli sarebbe stato un elemento della SD (Sicherheit Dienst), la polizia politica nazista non militarizzata. Nelle foto diffuse nel dopoguerra dalla Croce Rossa (una è riprodotta inallegato) Michael Seifert viene però ripreso con la divisa delle SS.
Per ulteriori informazioni:
http://www.deportati.it/misha_appello.htm
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