Care e cari,
l'innovazione artistica e la creatività possono fare rinascere la volontà di resistere a ogni brutalità eversiva e reazionaria che pone terrore e morte negli animi e nella società civile. L'associazione tra i familiari delle vittime della strage alla Stazione di Bologna del 2 agosto 1980 ha indetto da 10 anni, con il supporto delle istituzioni locali, municipale di Bologna e Regionale dell'Emilia Romagna, un concorso musicale dove le nuove generazioni potessero esprimersi in modo libero e autonomo, senza imposizioni stilistiche precostituite e stereotipate, per dare voce all'esigenza di ripercorrere con la forza sensazionale della musica e dell'arte l'attualità della memoria storica di un tragico evento che insanguinò il Paese nella calda estate di 25 anni fa e che pose sotto assedio le istituzioni repubblicane e antifasciste, offendendole con un atto efferato eversivo e reazionario di matrice neofascista.
Nel momento in cui si attende di sapere la verità e di interpretare la richiesta della popolazione di eliminare il "segreto di stato" su atti che sono propedeutici al raggiungimento della verità e della giustizia sul terroristico gesto omicida, la comunicazione artistica ci garantisce quel supporto ideale per esprimere con concretezza la tagnibilità dell'esigenza di opporsi a ogni tentativo di mettere in pericolo le basi fondative della convivenza civile e sociale del Paese, nata dalla Resistenza Antifascista.
Chi volesse partecipare o fosse interessato a prendere parte al progetto di grande afflato civile e storico prenda contatti con l'Associazione adendo al seguente riferimento: info@concorso2agosto.it
Un atto di questa portata di respiro politico che tende a costruire con la storia e la consapevolezza della storia passata un futuro migliore e senza lutti e tragici fatti che mietino vittime innocenti in nome di una follia reazionaria e neofascista.
Un fraterno saluto
Alessandro Rizzo
Moderatore Forum ANPI - Rete Civica di Milano
La storia
Il Concorso Internazionale di Composizione "2 Agosto" è stato fondato nel 1994. La prima edizione ha avutoluogo l'anno successivo. A promuoverne la costituzione è stata l'Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla Stazione di Bologna del 2 Agosto 1980, mentore l'allora presidente Torquato Secci la cui azione è stata portata avanti in seguito con instancabile fervore dall'attuale presidente Paolo Bolognesi. Chiaro fin dagli inizi l'obiettivo: stabilire un nesso tra la commemorazione di quel tragico evento e le nuove generazioni. Nesso fondato su un radicale cambiamento di segno nella celebrazione della memoria: dalla negatività del gesto terroristico alla positività della creazione artistica. Se il terrorismo aveva cercato di provocare paura e timore, sconcerto e dolore, bisognava allora rispondere evocando e suggerendo i sentimenti opposti, in una prospettiva intenzionalmente proiettata verso un futuro il più lontano. La
musica apparve allora il linguaggio più idoneo. Non abbisogna di traduzioni, non conosce confini, è patrimonio del mondo intero, e chiunque può fruirne senza necessariamente possedere specifiche competenze. Non potevamo, però, rinchiuderci nel rassicurante alveo del repertorio, limitando la nostra azione alla mera proposta di questa o quell'opera commemorativa. Si doveva compiere un ulteriore passo in avanti. La memoria poteva essere tenuta viva solo dal rinnovarsi dell'azione artistica, attraverso una sempre costante e fresca stimolazione, diretta soprattutto verso le nuove generazioni. Da qui l'esplicita esigenza, poi trasformatasi in una chiara indicazione metodologica, di fondare un concorso di composizione, che non si allineasse però ai dettami di questa o quell'accademia. La visione doveva essere più ampia, e spaziare in un ambito che potesse offrire i frutti più idonei a quello che, infine, sarebbe stato l'esito più visibile e
concreto: il concerto che si realizza ormai dal 1995 in Piazza Maggiore a Bologna, in occasione appunto delle manifestazioni in ricordo della strage e delle sue vittime. Dunque, bisognava indirizzarsi verso una produzione non necessariamente connessa alla tradizione colta occidentale, sebbene a questa sempre legata, come dimostra il nostro costante appello negli anni alla produzione sinfonica. Sulla base di queste riflessioni, è stata definita una specifica strategia, e negli anni sono stati proposti due itinerari diversi, l'edizione 2001 - quella che viene adesso bandita - dando il via ad un terzo percorso. Allo stesso tempo sempre vivo è il sentimento morale, quel rispetto della memoria delle vittime di un atto tanto efferato, che ci ha animato in questi anni. Sentimento che ha trovato corrispondenza in tutti coloro che a vario titolo hanno collaborato con il concorso. In particolare, i presidenti delle diverse giurie e tutti i giurati hanno dimostrato, con un lavoro
attento e scrupoloso, di aver ben compreso la natura della nostra competizione e la sua imprescindibile connotazione morale. Siamo perciò grati a: Riccardo Muti, Ennio Morricone, Riccardo Chailly, Semion Bychkov, Elliot Fisk e Federico Mondelci, e con loro a tutti i giurati, che hanno garantito un corretto ed efficiente svolgimento del concorso stesso.
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