Carissime, carissimi,
Ancora una volta siamo a sollecitare la vostra attenzione e la vostra presenza ad una iniziativa in difesa della nostra Costituzione antifascista.
Giovedì 20 ottobre riprenderà alla Camera, in terza lettura, la discussione ed il voto sulle modifiche costituzionali.
Lattuale maggioranza di Governo sta utilizzando le proposte di modifica della Costituzione anche come merce di scambio per garantirsi lapprovazione in tempi rapidi della nuova legge elettorale.
Infatti dopo il passaggio alla Camera la controriforma costituzionale passerà al Senato dove verrà portata al voto prima della legge elettorale al fine di garantire/costringere alla fedeltà i voti della Lega Nord e dellUDC.
Questa disinvoltura istituzionale conferma linsofferenza del Presidente del Consiglio e della sua maggioranza nei confronti delle regole e delle istituzioni di uno Stato democratico, regole e meccanismi che non a caso si vuole stravolgere attraverso la modifica della Carta Costituzionale.
Temiamo che la complessa situazione che si sta determinando per il sommarsi del dibattito sulla legge elettorale e sulla legge finanziaria (per altro iniqua e dannosa per le casse della Repubblica), porti a sottovalutare la necessità di contrastare adeguatamente ed a ogni scadenza la controriforma costituzionale.
Lo stesso referendum confermativo che promuoveremo, avrà esito positivo se la campagna di contrasto alle modifiche sarà continuativa.
Quindi: contro le modifiche alla Costituzione e a sostegno della battaglia parlamentare a Milano è indetto un presidio per
Giovedì 20 ottobre 05
Ore 17,30 in piazza S.Babila
Il presidio è finalizzato a sottolineare ancora una volta che le modifiche proposte istituiscono, dilatando smisuratamente i poteri del primo ministro, compreso quello di sciogliere a suo piacimento la Camera, un Governo personale, un Capo intoccabile ed estraneo ai principi del costituzionalismo moderno, delegittimano e disarmano il Parlamento, spogliano delle responsabilità di garanzia il Presidente della Repubblica, indeboliscono le funzioni degli altri organi dello Stato, a cominciare dalla Corte Costituzionale e dal Consiglio Superiore della Magistratura e con la cosiddetta devolution mina luniversalità e
leguaglianza dei diritti, ostacolando la condivisione delle risorse e allargando il divario tra zone più povere e più ricche del paese.
Salviamo la costituzione
(Comitato di Milano)
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