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  Monday 20 August 2007 15:21:29  
From:
Alessandro Rizzo   Alessandro Rizzo
 
Subject:

l'attentato di via Rasella fu legittimo atto

 
To:
ANPI   ANPI
anpi-LD   anpi-LD
 
La Cassazione conferma per l'ennesima volta: l'attentato di via Rasella fu "legittimo atto di guerra rivolto contro un esercito straniero occupante". Il Giornale di Berlusconi condannato a risarcire con 45.000 euro la diffamazione a carico di ROSARIO BENTIVENGA
chi è Rosario Bentivenga
Nato a Roma il 22 giugno 1922, medico
Già negli anni del liceo fu un attivo antifascista. Con Leonardo Jannaccone, Corrado Nourian e Nino Baldini costituì, infatti, nel 1939, un gruppo detto di "unificazione marxista", che attirò presto l’attenzione della polizia fascista. Arrestato nel 1941, dopo la scarcerazione Bentivegna aderì nel 1943 al Partito comunista. Con l’armistizio e la formazione dei Gruppi di azione patriottica, fu tra i più valorosi protagonisti della Resistenza, sia a Roma (assalto a militari tedeschi in piazza Barberini, attacco ad un corteo fascista in via Tomacelli) che nella zona della Casilina, dove comandò formazioni partigiane.
Il 23 marzo del 1944 con
Carla Capponi (che sarebbe poi stata sua moglie), fu tra gli autori dell’attentato di via Rasella, che mise fuori combattimento 32 soldati delle SS e che fu il pretesto per la strage delle Fosse Ardeatine. Pochi mesi dopo la liberazione della Capitale, Bentivegna decise di continuare la sua lotta contro i nazifascisti in Jugoslavia e in Montenegro. Rientrato in Italia dopo la conclusione del conflitto, questo valoroso combattente (che per un paio d’anni fu anche redattore del giornale l’Unità, prima di riprendere gli studi e di dedicarsi alla professione di medico), è stato sottoposto per le sue imprese di partigiano a numerosi processi, dai quali è uscito sempre assolto per la legittimità delle sue azioni.



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