L'Alta Corte del Canada ha respinto l'ultimo appello di Michael Seifert, il famigerato "Mischa", condannato all'ergastolo dalla Giustizia italiana per gli orrendi delitti compiuti nel campo di Bolzano. La Corte ha stabilito che Michael Seifert debba essere estradato in Italia e consegnato al più presto alla Giustizia Italiana. L'ex SS, tristemente famoso tra i prigionieri del campo per le violenze commesse sui prigionieri insieme al collega Otto Sain, vive dal 1951 a Vancouver, in Canada.
"L'azione giudiziaria dell'ANED - ha commentato Gianfranco Maris, presidente dell'ANED e avvocato di parte civile al processo - davanti al Tribunale militare, alla Corte d'Appello Militare di Verona e infine alla Corte di Cassazione, ha raggiunto finalmente una meta di sostanziale giustizia. La nostra azione è stata posta in essere non per odio ma per amore di giustizia, e per la difesa della memoria storica della lotta partigiana in Italia e della deportazione di tanti patrioti ed ebrei, vittime dei Lager nazisti".
"Questo annuncio - ha commentato Lionello Bertoldi, presidente dell'ANPI di Bolzano - rende finalmente il giusto alle donne e agli uomini che nel Lager hanno patito e sono morti per mano di Mischa. La città di Bolzano vede riparate nel solo modo umanamente possibile la ferita e l'offesa che il Durchgangslager Gries ha provocato all'intera città".
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