LA SPAGNA 70 ANNI FA
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http://www.anpi.it/voghera/matres/matres20062.pdf
La guerra civile spagnola scoppia nel 1936. Alle elezioni politiche di febbraio le forze di sinistra tornano al governo, grazie al primo esperimento di Fronte popolare. Il 18 luglio però la situazione precipita: alcune guarnigioni militari insorgono contro il governo repubblicano ("alzamiento") e il generale Francisco Franco sbarca sul suolo nazionale con le truppe coloniali, dal Marocco. È linizio della guerra civile, con pesanti ripercussioni anche sul piano internazionale. Sarà infatti la prova generale della seconda guerra mondiale perché il conflitto vede impegnate a sostegno delle due parti in lotta da un lato Urss, Messico e, a fasi alterne, Francia (in favore dei "repubblicani"), e dallaltro Italia, Germania e Portogallo (in favore dei "nazionalisti").
Alla fine più di quarantamila giovani, provenienti da più di cinquanta nazioni, andarono a combattere e spesso a morire in un paese di cui la maggioranza di loro non conosceva altro che la figura vista a scuola su un atlante geografico (
) A beneficio dei lettori cresciuti nel clima morale della fine del nostro secolo, va precisato che quei volontari non erano mercenari e neppure, a eccezione di pochissimi casi, avventurieri. Essi si recarono a combattere per una causa. Ciò che la Spagna significò per chi aveva idee politiche liberali o di sinistra negli anni 30 è oggi difficile da ricordare, anche se per molti di noi, che siamo sopravvissuti e che ormai siamo tutti molto anziani la guerra di Spagna resta la sola causa politica che, anche a considerarla retrospettivamente, mantiene la purezza e la cogenza ideale che ebbe nel 1936 (
) Ma a quel tempo per coloro che combatterono il fascismo essa sembrò il fronte centrale
della loro battaglia, perché fu il solo in cui la lotta armata non cessò per più di due anni e mezzo, il solo a cui potessero partecipare individualmente, se non combattendo almeno raccogliendo fondi, aiutando i profughi e promuovendo campagne per fare pressione sui pavidi governi occidentali. La lenta, ma apparentemente irreversibile, avanzata dei nazionalisti, la sconfitta prevedibile e la morte della Repubblica resero ancor più disperatamente urgente la necessità di forgiare unalleanza unitaria contro il fascismo mondiale
(Eric J. Hobsbawm Il secolo breve 1914 1991: lera dei grandi cataclismi ed. Rizzoli 1995)
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