Roberto Dicorato writes:
La hostess di bordo, una ragazza padovana di venticinque anni ripescata morta dalla cabina dell'aereo inabissato, aveva le unghie spezzate: questo significa che ha annaspato in quella gabbia d'acqua, ha lottato, e immagino quanto disperatamente, aggrappandosi e dibattendosi fra i rottami per trovare il portellone e la salvezza.
Sui giornali se ne è parlato poco di questa ragazza.Io sul treno e pulmann che uso per andare tutti i giorni in Malpensa trovo sempre queste ragazze e che si imbarcano subito dopo per un paese lontano. Ne ho conosciute molte e mai ho ritrovato le stesse due volte di seguito.
Alcune non vogliono farsi chiamare hostess bensì assistenti di volo. Sono sempre molto tristi e il più delle volte il loro lavoro non lo svolgono con molto entusiasmo.
La notizia dell'aereo caduto a Genova ce l'ha data il giornale radio del pulmann e una hostess che stava ascoltando è impallidita e si è messa a tremare.
Quando poi ho saputo che era morta una di loro mi è sembrato di immaginarla tra quelle con le quali tutte le mattine scambio sempre qualche parola e ne sono rimasto impressionato. Sembrerebbe, da testimonianze di persone che erano su quell'aereo, che quella ragazza si è spezzata le unghie nel tentativo di salvare più gente possibile slacciando da sott'acqua le cinture di sicurezza. E la morte è sopraggiunta per polmonite fulminante.
Pierluigi Fiorentini |
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