Paolo Romeo writes:
Carlotta Fiocchi writes:
>D'accordo. E non solo. penso che dovrebbero essere controllata la effettiva esistenza delle persone che hanno un account qui, magari che ci sono anche da tempo ma non scrivono quasi mai.
>
>
>Carlotta
Mi pare che chi utilizzava l'account in questione scrivesse eccome :-).
P.
Infatti il problema non è se uno scrive o non scrive.....non è indicato da nessuna parte che dobbiamo per forza scrivere. Tutto dipende dallo scopo di una iscrizione ad RCM, dalla creazione e dall'utilizzo delle conferenze,
dalla promozione che ne se intende fare.
Molte conferenze sono attivate per progetti di e-learning o come bacheche informative: non hanno alcun presupposto di dibattito o di discussione.
Forse i responsabili di RCM dovrebbero pensare a far circolare una nota come quella che compare quando si scrive il proprio résumé (e molti nemmeno lo scrivono, sebbene sia obbligatorio, questo sì): attenzione a cosa si dice di se stessi nella Rete, alle informazioni che riveliamo. Insomma, va usata la massima cautela nell'esporsi pubblicamente, soprattutto con persone che non conosciamo personalmente.
Vogliamo magari ripartire dalla discussione sul Galateo e sulle norme di uso e di convivenza della RCM ?
La famosa mission a che punto è ? Cosa vogliamo fare in RCM e per RCM ?
Amoha
|
|