SOFRI: COHN-BENDIT, CIAMPI PRONTO A FIRMARE LA GRAZIA =
(AGI) - Pisa, 2 ott. - "Della grazia a Sofri ho parlato al
Presidente Ciampi, a Bruxelles. Gli ho fatto una domanda
semplice: per Sofri che facciamo? E il Presidente ha risposto:
il governo faccia la proposta di grazia, io la firmo". Daniel
Cohn-Bendit, storico leader dei Verdi tedeschi, oggi capogruppo
ambientalista al Parlamento europeo insieme all'italiana Monica
Frassoni, conferma che d'ora in avanti al centro
dell'attenzione dei Verdi sarà il governo e non il
guardasigilli.
"Ciampi ha parlato chiaramente di governo - ha proseguito
Cohn-Bendit - quindi significa che interpreta la Costituzione
italiana sostenendo che non solo il ministro della Giustizia
può presentare la proposta di grazia, ma anche l'esecutivo
nella sua collegialità. Credo sia una novità interessante".
Cohn-Bendit ha ricordato che l'emendamento pro-Sofri
approvato dal Parlamento europeo "è stato votato da tutto il
gruppo di Forza Italia". "Ciò vuol dire - ha concluso - che ci
sarebbe una larga maggioranza per la grazia. Ne ho parlato
anche con il vicepremier Gianfranco Fini, mi ha detto che non
si opporrebbe alla grazia".
"Un regalo di Natale a Sofri: facciamolo
tornare a casa con la grazia fin dalle prossime festività".
Sono i Verdi a rilanciare la proposta di grazia per Adriano
Sofri. Oggi una delegazione del partito ha reso visita all'ex
leader di Lotta Continua, detenuto nel carcere Don Bosco di
Pisa: c'erano il leader nazionale Alfonso Pecoraro Scanio, i
copresidenti del gruppo Verde al Parlamento europeo Daniel
Cohn-Bendit e Monica Frassoni, i senatori Stefano Boco e
Fiorelllo Cortiana.
Pecoraro Scanio ha annunciato che il tema sarà al centro
dell'azione del partito Verde europeo che sarà fondato a Roma
nel prossimo febbraio. "La vicenda di Sofri - ha spiegato - è
un caso-simbolo di un accanimento contro la persona ormai
intollerabile. In Italia gran parte delle forze politiche,
sociali e culturali si sono schierate per la grazia e soltanto
una scelta strumentale e addirittura elettorale del ministro
della Giustizia porta a dire di no, quando tutti ritengono
giusta la grazia". "Se non è questo uno dei casi in cui si
utilizza lo strumento della grazia - ha concluso Pecoraro
Scanio - allora si dovrebbe procedere alla sua abolizione. Noi
lavoreremo alla presentazione di una mozione parlamentare che
chieda al governo, nella sua collegialità, di assumere
l'iniziativa, in modo da superare l'opposizione del
guardasigilli". |