MILANO, ITALIA
Quanti cittadini si sono riconosciuti nella busta paga del tramviere trasmessa dalle TV? Quanti cittadini hanno riconosciuto negli impegni contrattuali non rispettati, con arretrati ed aumenti non corrisposti, la delusione per altre promesse mancate nei loro confronti. Forse in questa messa in pubblico di una dignità ferita e delle difficoltà del fine mese, risiede la profonda comprensione e la solidarietà di una città abituata abituata a costruire il futuro, che invece oggi lo attende come una incognita. Come dieci anni fa le due figure presenti come interlocutori della società, delle sue preoccupazioni e delle sue inquietudini, sono il Prefetto ed il Cardinale, ma dieci anni fa la classe dirigente delle amministrazioni locali era spazzata via da Tangentopoli e Mani Pulite, oggi, invece, è presente ma appare autoreferenziale e in alcuni casi autistica. Dietro le reazioni di Formigoni, Albertini, Maroni, Sacconi ecc. che paventavano sanzioni penali,
il licenziamento e financo la limitazione del diritto di sciopero, non vi sono solo arroganza ed isteria c'è piuttosto la sorpresa, spiazzante, della mancata sintonia con la propria comunità.
Il portone della Prefettura era l'unico trovato aperto da lavoratori e sindacati, mentre il Cardinale Tettamanzi è andato direttamente in una rimessa dell'ATM. Il Prefetto, che pur giustamente, nell'interesse generale, ha precettato i lavoratori del trasporto pubblico rimane, riconosciuto, un preziosissimo interlocutore istituzionale affinché il conflitto sociale nell'incomunicabilità non diventi una questione di ordine pubblico. In questo senso appaiono sagge le parole e le azioni del Questore che non riducono la sicurezza ad una mera e capillare presenza delle forze dell'ordine ma alla qualità del vivere sociale in città.
L'ATM aveva dedicato parte delle sue attenzioni finanziarie alla Cirio, non si capisce con quale coerenza con la sua "mission" aziendale, ora l'Amministrazione Comunale mette sul mercato un'ulteriore fetta dell'AEM, la cassaforte cittadina. Se la pratica di un nuovo urbanesimo, capace di finalizzare la forma della città metropolitana, i suo servizi, le sue funzioni, alla qualità e alla partecipazione della comunità che in essa vive e lavora, non si sostituisce alle logiche personali o, peggio, alle cordate di interessi particolari nell'uso delle istituzioni la pur generosa presenza del Prefetto, del Questore e del Cardinale non basterà a supplire la mancanza di una politica pubblica capace di rispondere ad interessi generali. Felice anno nuovo Milano, Italia.
Sen. Fiorello Cortiana ( Verdi - l'Ulivo )
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