Riforma elettorale e
democrazia partecipata Il testo della petizione presentata dall'Associazione per il Partito Democratico Gregorio Gitti per l«Associazione per il Partito Democratico», Sandra Bonsanti per «Libertà e Giustizia» e Massimo Cellai per i «Cittadini per lUlivo» hanno sottoscritto la petizione con cui si chiede il ritorno a un sistema elettorale di tipo maggioritario e lavvio di un processo che porti verso una democrazia partecipata.
PETIZIONE AL PARLAMENTO ITALIANO
per una legge elettorale di tipo maggioritario
ed una democrazia partecipata.
Ai sensi dellart. 50 della Costituzione
PREMESSO
Che la legge n. 270 del 21 dicembre 2005 ha introdotto in Italia una confusa ed inefficiente tipologia di sistema elettorale proporzionale, con soglia di sbarramento e premio di maggioranza.
Che la precedente legislazione elettorale, abrogata dallattuale disciplina, era stata approvata a seguito dei referendum popolari degli anni 1991 (contro le preferenze) e 1993 (che ha introdotto il sistema maggioritario uninominale con quota proporzionale).
CONSIDERATO
Che la legge n. 270 del 21 dicembre 2005 approvata alla fine della scorsa legislatura:
- ha incrementato la frammentazione dei soggetti politici
- ha accresciuto il numero dei partiti in ciascuna coalizione
- ha tolto agli elettori il potere di scegliere chi eleggere attraverso lintroduzione di liste bloccate, determinate dai vertici dei partiti
- ha consentito la possibilità di candidature multiple, che hanno consegnato a pochi plurieletti il potere di scegliere, mediante le opzioni, circa un terzo dei componenti del Parlamento
- ha scoraggiato luso, anche visivamente sulla scheda elettorale, di simboli e nomi di coalizione, dando risalto a quelli dei singoli partiti, di fatto rendendo le coalizioni molto simili a cartelli elettorali
- che per quanto esistano dei buoni sistemi elettorali proporzionali -in grado, tra laltro, di mantenere il bipolarismo- non è palesemente il caso di quello attualmente in vigore nel nostro paese
- che un buon maggioritario ha, realisticamente, in Italia la possibilità di introdurre una maggiore governabilità (stabilità più efficienza), oltre al bipolarismo ed alla riduzione degli attori politici
RITENUTO
Che larticolo 49 della Costituzione recita «tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale»;
Che, pertanto, i partiti hanno il dovere di accrescere e valorizzare la partecipazione democratica dei cittadini, anche mediante forme aperte e trasparenti di selezione delle candidature e della rappresentanza politica;
Che il ruolo dei partiti di elaborare politiche pubbliche e formare la classe politica dirigente deve essere svolto allinsegna della trasparenza, responsabilità, compartecipazione, ricambio generazionale e di genere, evitando tentazioni di chiusura oligarchica ed autoreferenziale;
Che, in una democrazia compiuta, ai cittadini deve essere assicurata la possibilità di scegliere chiaramente tra alternative di governo, nellottica di unautentica democrazia bipolare e di alternanza;
Che il voto dei cittadini deve potersi tradurre in governi duraturi ed efficienti, responsabili di fronte allelettorato, estranei a trasformismi e cambiamenti di maggioranza;
Che la modifica della legge elettorale ha un carattere di urgenza e di priorità assoluta e pertanto non può essere relegata ad ipotetiche iniziative di fine legislatura;
I SOTTOSCRITTI CITTADINI CHIEDONO
Che il Parlamento italiano proceda al più presto ad una riforma della disciplina elettorale sulla base dei seguenti indirizzi:
1) INTRODUZIONE DI UN SISTEMA ELETTORALE DI TIPO MAGGIORITARIO, CON COLLEGI UNINOMINALI.
2) SUBORDINATAMENTE AL TIPO DI MAGGIORITARIO PRESCELTO, INTRODUZIONE DI UNA ADEGUATA SOGLIA DI SBARRAMENTO.
3) ADOZIONE DEL PRINCIPIO DELLE PRIMARIE CHE CON METODO DEMOCRATICO CONSENTONO LA SELEZIONE DELLE CANDIDATURE ALLE CARICHE ELETTIVE.
4) GARANZIA, NELLE CANDIDATURE, DI UNA ADEGUATA RAPPRESENTANZA GENERAZIONALE E DI GENERE.
5) DIVIETO DI CANDIDARSI IN PIU COLLEGI (CANDIDATURE PLURIME).
6) RIGOROSA DISCIPLINA DELLELEGGIBILITA, IN PARTICOLARE PER CHI HA SUBITO CONDANNE PENALI DEFINITIVE PER REATI GRAVEMENTE LESIVI DELLINTERESSE PUBBLICO.
7) PRINCIPIO DEL DIVIETO DI CUMULO DI INCARICHI ELETTIVI, SOPRATTUTTO SE DI PARTICOLARE IMPORTANZA.
8) RICONOSCIMENTO LEGALE DELLO STATUTO DELLOPPOSIZIONE, NONCHE DELLE RAPPRESENTANZE DELLE AUTONOMIE REGIONALI E DELLE MINORANZE LINGUISTICHE.
9) FINANZIAMENTO PUBBLICO DEI PARTITI DA LIMITARSI AI SOLI RIMBORSI ELETTORALI, EROGABILI LIMITATAMENTE AI GRUPPI PARLAMENTARI ED AI PARTITI RAPPRESENTATI IN PARLAMENTO.
INVITANO
Le Camere a prendere a prendere le conseguenti determinazioni.
Nel caso in cui il Parlamento non riterrà di procedere alla revisione della legge elettorale, i sottoscritti cittadini si riservano di ricorrere al diritto costituzionale di raccogliere le firme per richiedere un referendum popolare per deliberare labrogazione della legge elettorale n. 270 del 21 dicembre 2005.
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PROMUOVONO LINIZIATIVA
Gregorio Gitti (per Associazione per il Partito Democratico)
Sandra Bonsanti (per Libertà e Giustizia)
Massimo Cellai (per Cittadini per lUlivo )
Per informazioni: democratici@nemo.it
Coordinamento nazionale per la campagna di raccolta firme per la petizione 051-220080
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