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Prostituzione e lavoro nero, 200 milioni di schiavi nel mondo
Soprattutto donne e bambini vittime di un sistema mafioso che lucra miliardi sullo sfruttamento sessuale e della manodopera. Un business criminale più fruttuoso del traffico di droga. Presentati a Ciampi i dati sconvolgenti di una ricerca della Commissione antimafia e del Comitato Schengen. In Italia 9 milioni di clienti frequentano le 'lucciole'
ROMA, 28 FEBBRAIO 2001 - I nuovi schiavi, soprattutto donne e bambini, sono circa 200 milioni nel mondo. Un fenomeno che vede coinvolte direttamente le organizzazioni mafiose e che ha un fatturato annuo stimato tra i 7 e 13 miliardi di dollari. Un business, definito 'promettente', visto che aumenta ad un tasso del 40-50% l'anno, molto più velocemente del mercato della droga.
Emerge da un'indagine parlamentare sulla tratta degli esseri umani della Commissione antimafia e del Comitato Schengen, presentata a Montecitorio alla presenza del capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, del presidente Luciano Violante e, fra gli altri, dal capo della polizia Gianni De Gennaro e il procuratore nazionale antimafia Piero Luigi Vigna.
Sono oltre due milioni i bambini chenel mondo subiscono abusi sessuali, per un giro d'affari di oltre 5 miliardi di dollari; il solo mercato delle cassette pornografiche frutta oltre 280 milioni di dollari.
Le donne schiave, avviate alla prostituzione, sarebbero 500 mila in tutta l'Europa occidentale. In Italia, le stime parlano di 50 mila; un terzo sono minorenni e solo il 50% delle prostitute sono consapevoli, al momento dell'ingresso in Italia, di essere destinate a questo mercato. Secondo l'Interpol, dal mercato del sesso si ricavano almeno 5-7 miliardi di dollari l'anno e ciascuna donna trattata vale 120-150 mila dollari l'anno. In Italia giungono, in particolare, donne provenienti dalla Cina, dalla Nigeria, dall'Albania, Romania, Ucraina.
La schiavitù, sotto forma di lavoro nero e prostituzione rappresenta la domanda di mercati illeciti dove ci sono "imprenditori senza scrupoli e milioni di persone che acquistano sesso a pagamento (circa 9 milioni in Italia)".
Giuseppe Lumia, presidente della Commissione Antimafia, ha sottolineato che la tratta degli esseri umani è gestita ed organizzata da un "sistema criminale mafioso integrato" in cui operano organizzazioni sia dei paesi d'origine sia di destinazione. È un sistema "transanzionale" - ha precisato - a cui va applicato l'articolo 416-bis del codice penale. Lumia ha segnalato poi che c'è "il sospetto che nei confronti di alcune persone prive della piena capacità di intendere e di volere, si eseguano anche espianti forzati di organi umani".
Alla presentazione dell'indagine è stata anche sollecitata l'approvazione della legge che istituisce il reato di traffico degli esseri umani (all'esame della Commissione giustizia della Camera) e la creazione di una banca dati centralizzata e di strutture investigative e giudiziarie specializate nel contrasto dell'immigrazione clandestina e della tratta.
Il presidente del Comitato Schengen, Fabio Evangelisti, ha rilevato "la lentezza con la quale si è mosso il parlamento che, interessato da oltre due anni da iniziative governative, non è riuscito a varare un provvedimento che configuri la condotta diretta all'organizzazione e all'attuazione del traffico delle donne come specifica ed autonoma fattispecie criminosa".
Il Comitato ha anche apprezzato le misure "consistenti", accanto a quelle di contrasto alla tratta, in aiuto alle vittime.
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