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  Sunday 25 March 2007 23:17:30  
From:
Amoha Danani   Amoha Danani
 
Subject:

Un popolo libero nella propria terra

 
To:
Israele   Israele
 
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Un popolo libero nella prop.pdf  Un popolo libero nella prop.pdf 1.9M
 
VETRINA DI CHIUSURA DI VOLTI D'ISRAELE
(25 MARZO 2007)

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Dichiarazione di Indipendenza dello Stato di Israele, 14 maggio 1948:

In ERETZ ISRAEL è nato il popolo ebraico, qui si è formata la sua identità spirituale, religiosa e politica, qui ha vissuto una vita indipendente, qui ha creato valori culturali con portata nazionale e universale e ha dato al mondo l'eterno Libro dei Libri.

Dopo essere stato forzatamente esiliato dalla sua terra, il popolo le rimase fedele attraverso tutte le dispersioni e non cessò mai di pregare e di sperare nel ritorno alla sua terra e nel ripristino in essa della libertà politica.
Spinti da questo attaccamento storico e tradizionale, gli ebrei aspirarono in ogni successiva generazione a tornare e stabilirsi nella loro antica patria; e nelle ultime generazioni ritornarono in massa. Pionieri, ma'apilim e difensori fecero fiorire i deserti, rivivere la loro lingua ebraica, costruirono villaggi e città e crearono una comunità in crescita, che controllava la propria economia e la propria cultura, amante della pace e in grado di difendersi, portando i vantaggi del progresso a tutti gli abitanti del paese e aspirando all'indipendenza nazionale.

Nell'anno 5657 (1897), alla chiamata del precursore della concezione d'uno Stato ebraico Theodor Herzl, fu indetto il primo congresso sionista che proclamò il diritto del popolo ebraico alla rinascita nazionale del suo paese.
Questo diritto fu riconosciuto nella dichiarazione Balfour del 2 novembre 1917 e riaffermato col Mandato della Società delle Nazioni che, in particolare, dava sanzione internazionale al legame storico tra il popolo ebraico ed Eretz Israel [Terra d'Israele] e al diritto del popolo ebraico di ricostruire il suo focolare nazionale.

La Shoà [catastrofe] che si è abbattuta recentemente sul popolo ebraico, in cui milioni di ebrei in Europa sono stati massacrati, ha dimostrato concretamente la necessità di risolvere il problema del popolo ebraico privo di patria e di indipendenza, con la rinascita dello Stato ebraico in Eretz Israel che spalancherà le porte della patria a ogni ebreo e conferirà al popolo ebraico la posizione di membro a diritti uguali nella famiglia delle nazioni.

I sopravvissuti all'Olocausto nazista in Europa, così come gli ebrei di altri paesi, non hanno cessato di emigrare in Eretz Israel, nonostante le difficoltà, gli impedimenti e i pericoli e non hanno smesso di rivendicare il loro diritto a una vita di dignità, libertà e onesto lavoro nella patria del loro popolo.
Durante la seconda guerra mondiale, la comunità ebraica di questo paese diede il suo pieno contributo alla lotta dei popoli amanti della libertà e della pace contro le forze della malvagità nazista e, col sangue dei suoi soldati e il suo sforzo bellico, si guadagnò il diritto di essere annoverata fra i popoli che fondarono le Nazioni Unite.

Il 29 novembre 1947, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò una risoluzione che esigeva la fondazione di uno Stato ebraico in Eretz Israel. L'Assemblea Generale chiedeva che gli abitanti di Eretz Israel compissero loro stessi i passi necessari da parte loro alla messa in atto della risoluzione. Questo riconoscimento delle Nazioni Unite del diritto del popolo ebraico a fondare il proprio Stato è irrevocabile.
Questo diritto è il diritto naturale del popolo ebraico a essere, come tutti gli altri popoli, indipendente nel proprio Stato sovrano.

Quindi noi, membri del Consiglio del Popolo, rappresentanti della Comunità Ebraica in Eretz Israele e del Movimento Sionista, siamo qui riuniti nel giorno della fine del Mandato Britannico su Eretz Israel e, in virtù del nostro diritto naturale e storico e della risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dichiariamo la fondazione di uno Stato ebraico in Eretz Israel, che avrà il nome di Stato d'Israele.

Decidiamo che, con effetto dal momento della fine del Mandato, stanotte, giorno di sabato 6 di Iyar 5708, 15 maggio 1948, fino a quando saranno regolarmente stabilite le autorità dello Stato elette secondo la Costituzione che sarà adottata dall'Assemblea costituente eletta non più tardi del 1 ottobre 1948, il Consiglio del Popolo opererà come provvisorio Consiglio di Stato, e il suo organo esecutivo, l'Amministrazione del Popolo, sarà il Governo provvisorio dello Stato ebraico che sarà chiamato Israele.

Lo Stato d'Israele sarà aperto per l'immigrazione ebraica e per la riunione degli esuli, incrementerà lo sviluppo del paese per il bene di tutti i suoi abitanti, sarà fondato sulla libertà, sulla giustizia e sulla pace come predetto dai profeti d'Israele, assicurerà completa uguaglianza di diritti sociali e politici a tutti i suoi abitanti senza distinzione di religione, razza o sesso, garantirà libertà di religione, di coscienza, di lingua, di istruzione e di cultura, preserverà i luoghi santi di tutte le religioni e sarà fedele ai principi della Carta delle Nazioni Unite.

Lo Stato d'Israele sarà pronto a collaborare con le agenzie e le rappresentanze delle Nazioni Unite per l'applicazione della risoluzione dell'Assemblea Generale del 29 novembre 1947 e compirà passi per realizzare l'unità economica di tutte le parti di Eretz Israel.

Facciamo appello alle Nazioni Unite affinché assistano il popolo ebraico nella costruzione del suo Stato e accolgano lo Stato ebraico nella famiglia delle nazioni.

Facciamo appello - nel mezzo dell'attacco che ci viene sferrato contro da mesi - ai cittadini arabi dello Stato di Israele affinché mantengano la pace e partecipino alla costruzione dello Stato sulla base della piena e uguale cittadinanza e della rappresentanza appropriata in tutte le sue istituzioni provvisorie e permanenti.

Tendiamo una mano di pace e di buon vicinato a tutti gli Stati vicini e ai loro popoli, e facciamo loro appello affinché stabiliscano legami di collaborazione e di aiuto reciproco col sovrano popolo ebraico stabilito nella sua terra. Lo Stato d'Israele è pronto a compiere la sua parte in uno sforzo comune per il progresso del Medio Oriente intero.

Facciamo appello al popolo ebraico dovunque nella Diaspora affinché si raccolga intorno alla comunità ebraica di Eretz Israel e la sostenga nello sforzo dell'immigrazione e della costruzione e la assista nella grande impresa per la realizzazione dell'antica aspirazione: la redenzione di Israele.

Confidando nell'Onnipotente, noi firmiamo questa Dichiarazione in questa sessione del Consiglio di Stato provvisorio, sul suolo della patria, nella città di Tel Aviv, oggi, vigilia di sabato 5 Iyar 5708, 14 maggio 1948.




Questa è la nostra ultima vetrina. Abbiamo deciso di dedicarla alla Dichiarazione d'indipendenza dello Stato d'Israele. La dichiarazione fu letta a Tel Aviv da David Ben-Gurion il 14 maggio 1948: come avrete capito, il prossimo anno lo Stato d'Israele festeggerà i 60 anni della sua indipendenza.

Il 2007 è l'occasione per ricordare il Primo Congresso Sionista (29.08.1897), la dichiarazione Balfour (02.11.1917) con la quale la Gran Bretagna si impegnò a dare vita ad una patria ebraica in Terra d'Israele, e la risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (29.11.1947) che approvò il piano di spartizione del territorio del Mandato britannico in Palestina in uno stato ebraico e in uno arabo.

Le informazioni ufficiali sulla Dichiarazione d'Indipendenza d'Israele potete trovarle nel sito web della Knesset, il Parlamento israeliano:
http://www.knesset.gov.il/docs/eng/megilat_eng.htm.

Un altro sito ha dato avvio ad un'interessante iniziativa per ricordare quell'evento, e soprattutto per testimoniarne la grande rilevanza ed importanza storica:
http://www.israel-independence.com/index.asp
Potete addirittura ordinare un kit contenente un facsimile della pergamena con il testo della dichiarazione e un CD con la registrazione della voce di David Ben-Gurion che la legge. Il CD contiene anche un commento in inglese sulle vicende che portarono alla proclamazione dell'indipendenza di Israele.

Ciò che faremo in questa ultima vetrina è una carrellata su pubblicazioni e prodotti multimediali di riferimento che vi aiuteranno a conoscere la grande avventura del popolo ebraico, del sionismo e dello Stato d'Israele.

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Nota: per quanto possibile, segnaliamo le pubblicazioni editoriali in lingua italiana.

Paul Johnson
Storia degli ebrei
TEA storica, pp. 716, € 14.00, seconda edizione 2006
(il libro fu pubblicato in inglese nel 1987. La prima edizione italiana è del 1991 presso la Longanesi; nel 1994 è uscita la prima edizione presso TEA).

S. N. Eisenstadt
Civiltà ebraica. L'esperienza storica degli Ebrei in una prospettiva comparativa
Donzelli editore, pp. XIV-345, € 20.66, seconda edizione 1996.

Martin Gilbert
Atlante di storia ebraica
Giuntina, pp. 168, € 15.00, seconda edizione 2006.
(la prima edizione è del 1993, la seconda presenta alcune cartine supplementari).

Martin Gilbert
Carissima zia Fori...La storia del popolo ebraico raccontata in 140 lettere
Carocci, pp. 444, € 12.50, seconda edizione 2006
(un modo curioso per raccontare la storia, attraverso le lettere che Gilbert ha inviato per molti anni ad una zia indiana che voleva conoscere le vicende del proprio popolo).

Direzione di Eli Barnavi, edizione italiana di Elena Loewenthal
Atlante storico del popolo ebraico
Zanichelli, pp. 312, € 53.00, 1995, con 600 illustrazioni a colori, 150 carte e grafici a quattro colori.

Con e a cura di Abba Eban
Heritage. Civilization and the Jews
Cofanetto con 4 dvd-rom interattivi. Ripropone la fortunata serie di documentari televisivi presentati da Abba Eban alla tv americana nel 1984 con l'aggiunta di mappe supplementari, articoli, ed estratti dall' Enciclopedia Judaica.
Home Vision HVE Entertainment, USA, 2001.
Vedere: www.homevision.com/heritage.

Abraham David
To Come to the Land. Immigration and Settlement in 16th-Century Eretz Israel
The University of Alabama Press, pp. 306, ISBN 0-8173-0935-7, 1999

Rosellina Balbi
Hatikvà. Il ritorno degli ebrei nella Terra Promessa
Laterza, pp. 167, 1983

Barnet Litvinoff
La lunga strada per Gerusalemme 1789-1948
Net, collana storica, pp. 331, € 8.80, 2002

Georges Bensoussan
Il sionismo. Una storia politica e intellettuale 1860-1940
Einaudi, pp. XXIV-1370, € 130, 2007
(È un cofanetto con due volumi)

Jill Hamilton
Il Dio in armi. La Gran Bretagna e la nascita dello Stato d'Israele
Corbaccio, pp. 436, € 24.00, 2006

Fausto Coen
Israele: 50 anni di speranza
Marietti, pp. 279, € 15.49, 1998 edizione riveduta ed ampliata

Arturo Marzano
Una terra per rinascere. Gli ebrei italiani e l'emigrazione in Palestina prima della guerra (1920-1940)
Marietti, pp. 411, € 30.00, 2003

Sergio I. Minerbi
Il Vaticano, la Terra Santa e il sionismo
Bompiani, pp. 338, 1988

Con Abba Eban
Israel. A Nation is Born
Cofanetto con 3 dvd che contengono le sei puntate di un documentario trasmesso dalla tv americana. Contempla un periodo che va dalla nascita del sionismo agli anni degli Accordi di Oslo.
HVE Entertainment, USA 2003

Sulla nascita di Israele esistono inoltre due documentari realizzati dalla tv israeliana.

Del primo esiste un cofanetto con 3 dvd in versione inglese che raccolgono le 7 puntate televisive originariamente andate in onda in ebraico nel 1986. Il documentario copre il periodo 1895-1948:

Pillar of Fire. A Television History of Israel's Rebirth
IBA (Israel Broadcasting Authority), 2005

Il secondo documentario andò in onda in Israele nel 1998, per i 50 anni dello Stato, tra enormi polemiche. Accoglieva infatti le tesi dei Nuovi Storici israeliani e raccontava in modo assai critico i momenti salienti delle vicende del Paese.
Nel 2006 la IBA ha pubblicato un cofanetto in versione inglese contenente 2 dvd che raccolgono le 6 puntate del documentario:


Tkumà. The First Fifty Years 1948-1998
IBA, 2006


A cura di Tania Groppi, Emanuele Ottolenghi e Alfredo Mordechai Rabello
Il sistema costituzionale dello Stato di Israele
G. Giappicchelli Editore Torino, pp. 287, € 22.00, 2006

Giovanni Codovini
Storia del conflitto arabo israeliano palestinese. Tra dialoghi di pace e monologhi di guerra
Bruno Mondadori, pp. 513, € 16.00, 2007 (edizione aggiornata ai fatti del 2006).
Nuovo ISBN 9-788842-420736

Michael B. Oren
La Guerra dei Sei Giorni. Giugno 1967: alle origini del conflitto arabo-israeliano.
Oscar Storia Mondadori, pp. 552, € 10.40, 2004

Edoardo Tabasso
L'ossessione antisraeliana. Dalla Seconda Intifada al disimpegno da Gaza
Violenza politica, strategie antiterroristiche e comunicazione
Ipermedium Libri, pp. 180, € 13.50, 2005

Milena Santerini
Antisemitismo senza memoria. Insegnare la Shoah nelle società multiculturali
Carocci, pp. 219, € 18.60

Amos Oz
Una storia di amore e di tenebra
Feltrinelli Universale Economica, pp. 632, € 12.00

Stefano Jesurum
Israele nonostante tutto
TEA, pp. 200, € 8.00, 2006 (originariamente pubblicato da Longanesi)

Giovanni Russo
Israele in bianco e nero
Avagliano Editore, pp. 208, € 13.00, 2006

Per ordinare libri, CD e DVD  in ebraico o in inglese, potete affidarvi a:
www.amazon.com
www.israel-catalog.com
www.judaicawebstore.com
www.israelbooks.com
www.eshop-israel.com

Non perdete mai di vista il sito della casa editrice La Giuntina:

www.giuntina.it

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