1. INTRODUZIONE
Da una tradizione antichissima, per meditare e giocare con forme, colori ed emozioni
Il termine Mandala significa letteralmente "cerchio" e si ritrova in varie culture; è di origine indiana-tibetana e si riferisce ad un'immagine simbolica che rappresenta il mondo nel suo mutamente e in tutta la sua perfezione. Nella tradizione tibetana, un Mandala è composto dai 5 elementi fondamentali del nostro universo:
la terra legata al colore giallo e indica fermezza, solidità, fiducia, accoglienza e ciò che "genera la vita";
l'acqua legata al bianco, simbolo di fluidità, flessibilità, coesione e di ciò che "armonizza la vita";
il fuoco collegato al rosso, al sole, al calore, alla vitalità che "matura la vita";
l'aria rappresentata dal verde, il respiro della terra, lo scambio, la comunicazione: un soffio che fa vibrare l'universo intero e "anima la vita";
 lo spazio collegato al colore blu: l'infinito, la libertà che "accoglie la vita"; il seme che può aprirsi, il fiore che si schiude, l'albero che cresce e l'uomo che matura.
La forma circolare del mandala ricorda il processo secondo cui il cosmo si è formato partendo dal suo centro e lo squilibrio di uno solo dei suoi elementi incide sull'equilibrio dell'universo intero.
Nel Buddismo Tibetano (Vajrayàna) queste rappresentazioni simboliche e religiose vengono utilizzate come modello per la meditazione: possono essere disegnate con forme a due o tre dimensioni, dipinte su stoffa, sulla carta o per terra, con delle sabbie colorate.
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